La visita del Garante nel penitenziario: “Struttura complessa e critica. Cronica mancanza di personale della Polizia penitenziaria
Il Garante dei detenuti del Comune di Parma ha visitato nel giorno di Ferragosto le sezioni di isolamento, il
reparto di transito, il centro clinico, la sezione paraplegici e la sezione nuovi giunti detenuti comuni in isolamento sanitario preventivo degli Istituti penitenziari.
Alla data di oggi sono presenti 625 detenuti: 315 detenuti comuni, 203 detenuti di alta sicurezza, 40 detenuti ex vertici dei cartelli mafiosi e 67 detenuti sottoposti al regime del 41 bis. Considerevole il numero dei detenuti ergastolani che ammontano a 127 pari al 20% dei reclusi.
51 sono i detenuti collocati nelle sezioni di interesse della visita del Garante ma si contano
purtroppo 130 detenuti assegnati dagli uffici centrali dell’Amministrazione penitenziaria al carcere
di Parma per la presenza di un centro clinico che però si trovano in celle ordinarie. Le durate delle
collocazioni nel centro clinico oltrepassano i 18 mesi di media, un detenuto è presente da 5 anni,
quando la funzione del reparto è quella di offrire un’alta intensità assistenziale per poi dimettere i
detenuti che dovrebbero rientrare nel carcere di provenienza. La sezione paraplegici conta invece 9
detenuti.
La popolazione detenuta si caratterizza anche per altri dati importanti che connotano la struttura di
Parma come complessa e critica: 36 detenuti sono costretti all’uso della carrozzina per deambulare e
50 sono non autosufficienti. Per ciascun detenuto recluso a Parma sono state diagnosticate in media
dalle 4 o alle 5 patologie.
Le sezioni per l’accoglienza dei detenuti nuovi giunti in isolamento precauzionale per l0emergenza
Covid sono apparse adeguate con celle occupate un solo detenuto. Preoccupa invece la registrazione
dell’arrivo di un significativo numero di detenuti dei circuiti di alta sicurezza dagli istituti di
Voghera, San Gimignano e della Sardegna che rendono decisamente critica la situazione sotto il
profilo della collocazione nelle celle.
Ridotto il numero dei detenuti in isolamento disciplinare, 4 detenuti di cui uno sottoposto all’art 14
bis O.P. ovvero di sorveglianza particolare in quanto attore di disordini nel carcere di Opera.
Nonostante il notevole carico di criticità del carcere di Parma, amplificate anche dalla cronica
mancanza di personale della Polizia penitenziaria e dell’Area trattamentale, si registra una
contrazione degli eventi critici rispetto allo scorso anno ed in particolare per quello che riguarda i
fenomeni autoaggressivi possibile effetto delle azioni di prevenzione e presidio realizzato dagli
operatori penitenziari quali gli educatori e la Polizia penitenziaria.
Infine il Garante segnala la necessità di mettere in atto procedure e modalità di lavoro che
permettano ai detenuti con patologie e/o disabili di accedere alle attività trattamentali e che queste
siano progettate per rispondere ai bisogni di persone che sono portatrici di disabilità e altri tipi di
deficit psico-fisici.
Fonte: La Repubblica